Classificazione incendi sul luogo di lavoro

La classificazione incendi sul luogo di lavoro è molto importante per decidere quale tipo di misure per la prevenzione adottare, quale corso antincendio far fare agli addetti e quale impianto antincendio serve all’interno del luogo di lavoro. Le varie tipologie di impianto o attrezzature antincendio vanno controllate periodicamente, al fine di ridurre la probabilità di incidenti; ad esempio, un intervento periodico di manutenzione porte tagliafuoco Roma in un edificio può salvare la vita di tutto il palazzo, in caso di incendio.

Serve soprattutto per redigere il documento di classificazione dei rischi che deve includere dettagli sulle misure precauzionali adottate per evitare e gestire gli incendi, come l’installazione di allarmi, apparecchiatura e sistemi antincendio, la formazione del personale e la creazione di piani di emergenza.

Per saperne di più sull’argomento dei corsi antincendio, vi consigliamo di leggere l’articolo sulla formazione operatore antincendio Roma.

Addetto al soccorso antincendio spenge un fuoco divampato con la giusta attrezzaturaPer prima cosa andiamo a vedere in quante e in quali categorie vengono suddivisi.

Gli incendi possono essere classificati in base alla loro origine, alla forza, alla portata e all’effetto sull’ambiente.

  • Per origine: incendi naturali e incendi dolosi o accidentali.
  • Per intensità: incendi lievi, moderati e gravi.
  • Per estensione: incendi localizzati, a estensione limitata e a estensione estesa.
  • Per impatto sull’ambiente: incendi forestali, incendi di vegetazione, incendi industriali e incendi urbani.

La classificazione degli incendi sul luogo di lavoro varia a seconda delle leggi specifiche di ciascun Paese o regione. In generale, gli incendi vengono distinti, sul luogo di lavoro, in base alla fonte, alla ferocia e alla portata.

In Italia, l’Organo di Vigilanza per la Sicurezza sul Lavoro (ISPESL) suddivide gli incendi sul luogo di lavoro in base ai seguenti standard:

  • Incendi di classe 1: incendi di origine accidentale, di intensità lieve e di estensione limitata;
  • Incendi di classe 2: incendi di origine accidentale o dolosa, di intensità moderata e di estensione limitata;
  • Incendi di classe 3: incendi di origine accidentale o dolosa, di intensità grave e di estensione estesa.

Inoltre in Italia ci sono le seguenti classi:

  • Incendi di classe 4: incendi di origine accidentale o dolosa, di intensità estrema e di estensione estesa.
  • Incendi di classe 5: incendi di origine accidentale o dolosa, di intensità estrema e di estensione estesa con rischio di diffusione ad altri ambienti o strutture.
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allarme antincendio affisso al muroLa norma internazionale UNI EN 2:2005 stabilisce una classificazione incendi in base al tipo di materiale combustibile, distinguendone cinque classi di incendio:

  • Classe A: incendi di origine naturale, o accidentale. La classe A, nei luoghi di lavoro, si riferisce alla combustione di materiali come legno, carta, tessuti, plastica e altri solidi infiammabili.
    I fuochi di classe A possono essere innescati da fonti di calore come sigarette, fiamme libere o guasti elettrici. Gli incendi di classe A sono generalmente considerati di bassa intensità e possono essere spenti rapidamente con estintori a schiuma, acqua o anidride carbonica.
  • Classe B: incendi di origine dolosa o accidentale, come quelli causati da un cortocircuito o da esplosione, comunqque incendi di impianti elettrici. Gli incendi di questa classe coinvolgono fluidi combustibili come benzina, olio, vernice, solventi e altri liquidi infiammabili. Questi incendi possono verificarsi a causa di una rottura o di una perdita in una linea di carburante o di una fuoriuscita di petrolio, o anche a causa di un incidente industriale.
    Gli incendi di classe B sono generalmente considerati di media intensità e possono essere più difficili da estinguere rispetto agli incendi di classe A, poiché i questi liquidi possono diffondersi rapidamente e alimentare le fiamme. Gli estintori specifici per questa classe sono quelli con sostanze estinguenti come schiuma, CO2 e estintori a Polvere chimica. L’estinzione avviene per soffocamento.
  • Classe C: incendi di origine dolosa o accidentale, come quelli causati da un incendio doloso o da un incidente industriale. Gli incendi di classe C coinvolgono gas combustibili come metano, propano e butano. Questi incendi possono verificarsi a causa di perdite di gas, incidenti industriali o malfunzionamento delle linee del gas.
    Questi incendi tendono ad essere molto intensi e sono difficili da spegnere poiché i gas possono diffondersi rapidamente, intensificando le fiamme. Inoltre, gli estintori utilizzati per questa classe devono essere specifici per gas, ad esempio CO2, schiuma secca o polvere chimica, per bloccare il flusso di gas, principale contro tali incendi. Si raccomanda di non utilizzare acqua per estinguere questi tipi di incendi poiché esiste il rischio di esplosione.
  • Classe D: incendi che si verificano in ambienti particolari come quelli industriali e coinvolgono materiali specifici come metalli. La classe D si riferisce a incendi che coinvolgono metalliun cavo elettrico attaccato alla presa a muro prende fuoco infiammabili come il magnesio, sodio, potassio, l’alluminio, il zinco e altri metalli combustibili. Questi tipi di incendi possono essere causati da incidenti industriali, processi di lavorazione dei metalli o cortocircuiti.
    Gli incendi di questa classe sono considerati di estrema intensità e possono essere estremamente difficili da estinguere a causa della natura del metallo, che può bruciare ad alte temperature e con fiamme estremamente intense. Per lo spegnimento di questo tipo di fuochi da gas si usano polveri specifiche per metalli, come polvere di magnesio o polvere di alluminio. Si raccomanda di non utilizzare acqua o schiuma per estinguere questi tipi di incendi poiché possono causare esplosioni o reazioni chimiche pericolose. Gli estinguenti normalmente utilizzati per gli incendi di classe A e B non sono idonei per le sostanze metalliche.
  • Classe F: gli incendi di classe F comprendono quelli causati da oli e grassi combustibili, come olio da cucina, combustibile, motore e altre sostanze infiammabili. Questi incendi possono derivare da incidenti industriali, processi di produzione alimentare o malfunzionamenti nelle cucine.
    Gli incendi di questa categoria sono considerati di forza moderata e possono essere scale antincendio con la porta tagliafuoco aperta e il fuoco che divampadifficili da spegnere a causa delle caratteristiche degli oli e dei lubrificanti, che possono bruciare a temperature roventi e con fiamme molto intense.
    Per spegnere questo tipo di incendi si utilizzano schiume particolari per oli e grassi, come la schiuma di Classe F. Non è consigliabile utilizzare l’acqua per spegnere questo tipo di incendi, poiché può causare la dispersione del combustibile e l’intensificazione dell’incendio.
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Nota: l’ultima classe non è disponibile in tutti i Paesi e in alcuni è considerata parte della classe B perché si tratta di incendi di liquidi combustibili.

IL DVR

Sapere le classi di fuoco è necessario per redigere il DVR aziendale (documento valutazione rischi). Il Registro di valutazione dei rischi è un requisito obbligatorio per le organizzazioni con più di 15 dipendenti e illustra le strategie adottate per proteggere e gestire i potenziali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Include un’analisi dei pericoli e dei protocolli di prevenzione e protezione attuati per controllare i rischi legati agli incendi.due addetti alla sicurezza antincendio imparano a spegnere il fuoco durante il corso

Questo documento deve essere redatto da uno specialista certificato, adeguatamente istruito e aggiornato regolarmente per tenere conto di eventuali modifiche dei pericoli e dei nuovi rischi emersi; inoltre, deve essere messo a disposizione del personale e delle organizzazioni competenti e deve essere utilizzato come base per la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

La categorizzazione degli incendi è una parte importante del processo di valutazione del rischio, che consente di individuare e analizzare le potenziali minacce legate agli incendi e di predisporre i sistemi di sicurezza necessari per ostacolarli e gestirli.

In un documento di classificazione dei rischi, la classificazione degli incendi può essere descritta in termini di:

  • Fonti di incendio: le cause potenziali di un incendio, come ad esempio cortocircuiti, perdite di liquidi infiammabili, atti dolosi, ecc.
  • Probabilità di verificarsi un incendio: la valutazione della probabilità che si verifichi un incendio in base alle fonti di incendio identificate.
  • Impatto degli incendi: la valutazione dell’impatto che un incendio potrebbe avere su persone, strutture e ambiente.
  • Classi degli incendi: la classificazione degli incendi in base alla loro origine, intensità e estensione, come ad esempio Classe A per incendi di materiali solidi, Classe B per incendi di liquidi infiammabili, Classe C per incendi di gas infiammabili, Classe D per incendi di metalli infiammabili e Classe F per incendi di oli e grassi infiammabili.
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